I veicoli commerciali e le auto a noleggio lungo termine (quelle definite tali dagli articoli 52 e 53 del Codice della Strada) rappresentano una scelta molto interessante per i professionisti e le Piccole e Medie Imprese, grazie, soprattutto, alla deduzione dei costi per l’Irpef e alla detrazione IVA.
Sono, quindi, diverse le tipologie di imposte che permettono di ottenere vantaggi: ci sono le Dirette, come IRPEF, IRES e IRAP, e le Indirette, ovvero l’IVA. Solo alcune categorie di vetture, però, riescono a detrarre l’IVA dai costi di noleggio, mentre altre subiscono delle limitazioni. Tornando prima però alla deducibilità delle imposte Dirette, in base alla categoria di veicolo e all’utilizzo che se ne fa, i benefici sono maggiori in termini fiscali.
La deduzione del canone e dei servizi nel noleggio lungo termine
La deducibilità in questo caso si applica su tutto il canone dell’auto a noleggio lungo termine, anche sui servizi annessi. Andando dal basso verso l’alto, in caso di uso non strumentale è previsto un 20% di deduzione e solo fino a 5.164,57 euro all’anno, che sale al 70% quando il veicolo è concesso in uso promiscuo a un dipendente (il cosiddetto Fringe Benefit) e arriva al massimo, ovvero al 100% nel caso sia un bene strumentale (senza il quale il lavoro non può essere svolto), pubblico. Si ferma, infine all’80% se si appartiene alla categoria degli agenti e rappresentanti. La novità più recente, uguale a coloro che non ne fanno un uso strumentale, riguarda il limite di deducibilità che è stato fissato a 5.164,57 euro per il canone (prima era 3.615,20 euro), non per i servizi, senza vincoli, che sia auto, caravan, moto o ciclomotore.
In tutto questo bisogna ricordare che non esiste un limite temporale della durata del noleggio, anche se va da sé che deve rientrare nei canoni dell’NLT.