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Le Nuove Regole per le Auto Aziendali: Cosa Cambia dal 2025

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Carlo

05/06/2025 - 10.41

A partire dal primo gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova Legge di Bilancio che ha introdotto delle significative modifiche in materia di tassazione delle flotte aziendali. In questo articolo andremo a spiegare cosa dice la nuova normativa entrata quest’anno e chi salva la clausola di salvaguardia attiva fino al 30 giugno 2025.

Le Nuove Regole per le Auto Aziendali: Cosa Cambia dal 2025

Le Nuove Percentuali di Tassazione

Storicamente l’auto aziendale è uno dei benefit più apprezzati dai lavoratori, che ora devono adeguarsi alle nuove regole.

La nuova normativa che va a colpire i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti delle aziende avrebbe l'obiettivo di incentivare l'adozione di veicoli a basse emissioni attraverso una penalizzazione fiscale dei mezzi  più inquinanti.

Per i veicoli di nuova immatricolazione con un contratto stipulato successivamente il 1° gennaio 2025 entrano in vigore le nuove regole che applicano delle percentuali in base al tipo di alimentazione del veicolo.

In precedenza il criterio utilizzato per calcolare gli scaglioni di tassazione era basato sui livelli di emissione di CO2.

 

Ecco quali erano le percentuali di tassazione in vigore fino al 31 Dicembre 2024:

  • 5% per emissioni minori o uguali a 60 g/km
  • 30% per emissioni maggiori di 60 g/km e minori di 160 g/km
  • 50% per emissioni maggiori di 160 g/km e minori di 190 g/km
  • 60% per emissioni maggiori di 190 g/km

 

A partire dal 2025 il vecchio sistema ha ceduto il passo alle nuove aliquote con un calcolo basato sulla tipologia di alimentazione del veicolo.

Il calcolo si effettua moltiplicando il costo chilometrico, determinato dalle tabelle ACI, per una percorrenza convenzionale di 15.000 km annui. Ecco quali sono le percentuali da applicare per effettuare il calcolo di quanto dovuto:

 

  • 50%: per veicoli a benzina, diesel, GPL, metano e ibridi non ricaricabili.
  • 20%: per veicoli ibridi plug-in.
  • 10%: per veicoli completamente elettrici.

 

Impatto su Dipendenti e Aziende

Andiamo a scoprire in sostanza quali sono le effettive ricadute per i lavoratori e per le aziende che adottano il fringe benefit dell’auto aziendale.

 

Per i Dipendenti

L'aumento della percentuale al 50% per i veicoli tradizionali rappresenta un aumento corposo del reddito imponibile. L’effetto di questa variazione si traduce in un aumento dell’IRPEF e di conseguenza dei contributi previdenziali da versare.

L’associazione di categoria nazionale dell’autonoleggio (ANIASA) stima che l’applicazione della nuova normativa andrà a gravare sui lavoratori con un aumento medio annuo di circa €1.600 del valore imponibile imputabile ai fringe benefit rappresentati dall’auto aziendale.

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Per le Aziende

Le aziende si vedono costrette a rinunciare al diesel per adeguarsi alle nuove norme e limitare l’impatto dei costi aggiuntivi legati all'aumento delle imposte e dei contributi. 

Le soluzioni percorribili da parte delle aziende, per andare a limitare gli impatti negativi sul bilancio, sono tre:

 

  1. Ridurre il numero di auto aziendali assegnate 
  2. Richiedere un contributo economico ai dipendenti per l'uso del veicolo. 
  3. Adottare esclusivamente mezzi elettrici.

 

Gli analisti hanno pareri contrastanti sull’effettiva valenza della nuova norma in quanto: si prevede che diminuzione delle immatricolazioni di autoveicoli destinati al noleggio a lungo termine vada a comportare una consistente riduzione delle entrate per lo Stato e gli enti locali. 

 

Incentivi per Veicoli Elettrici e Ibridi Plug-in

Il nuovo sistema basato unicamente sul tipo di alimentazione del veicolo ha suscitato alcune polemiche. I critici della nuova normativa hanno evidenziato l’assenza di distinzione tra i veicoli di diversa categoria. 

Per fare un esempio, possiamo dire che per via delle nuove percentuali una citycar a benzina di piccola cilindrata potrebbe risultare fiscalmente meno vantaggiosa rispetto a un'auto elettrica di lusso.

La normativa premia di fatto l'adozione di auto elettriche e ibride plug-in, infatti, oltre alla riduzione della percentuale di tassazione, le aziende potranno beneficiare di una deducibilità del 100% e della detrazione completa dell'IVA per le auto elettriche. 

 

Clausola di Salvaguardia

Con lo scopo di tutelare le aziende che avevano effettuato degli ordini ante 2025 è stata approvata una clausola di salvaguardia. Per i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e che sono stati effettivamente consegnati entro il 30 giugno 2025, valgono le regole precedenti, con l’applicazione delle percentuali differenziate (25%, 30%, 50%, 60%) in base al livello di emissioni di CO2 del veicolo, utilizzando il costo chilometrico ACI per una percorrenza convenzionale di 15.000 km.

Le nuove regole introdotte nel 2025 rappresentano uno sforzo effettivo per svecchiare il parco macchine delle flotte aziendali ed iniziare la transizione ecologica nel settore della mobilità aziendale. 

Tuttavia, a dipendenti e aziende viene richiesto uno sforzo economico che può impattare negativamente sui bilanci personali ed aziendali. Le imprese devono valutare attentamente le implicazioni fiscali delle loro scelte in materia di flotte aziendali, considerando l'opportunità di adottare auto a basse emissioni per beneficiare dei vantaggi previsti dalla nuova normativa.

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