Le auto elettriche da anni stanno rivoluzionando il settore automotive per affrontare le sfide della sostenibilità da diversi punti di vista. Infatti, le auto elettriche, oltre a contribuire all’abbattimento delle emissioni e a ridurre l’inquinamento acustico, stanno anche cambiando l’intera filiera produttiva, dall’estrazione dei materiali alla costruzione di infrastrutture che possano accompagnare il mondo verso gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Uno dei problemi cruciali però nell’adozione di massa delle auto elettriche è il prezzo iniziale. Purtroppo non tutti possono permettersi un’auto elettrica nuova. Certo, ci sono incentivi ogni anno da parte del Governo Italiano, come ad esempio l’Ecobonus… ma non ci sono ancora abbastanza fondi per soddisfare l‘effettiva domanda.
Infatti, come comunicato dal Ministero dello Sviluppo Economico, i fondi dell’Ecobonus si sono esauriti in un paio mesi.
Quindi ci sono moltissime persone che vorrebbero un’auto elettrica nuova ma che non se la possono permettere: e allora come si fa?
Allora, forse, conviene acquistare l’usato…
D’altra parte, scegliere un’auto elettica usata potrebbe essere un’opzione più abbordabile. Ma, anche in questo caso, basta fare due calcoli che sorgono problemi.
Infatti, investire su un’auto elettrica che per esempio ha 3-4 anni significa avere una batteria che in altrettanto tempo dovrà essere sostituita o rigenerata: una spesa che, nel primo caso, va dai 5.000 ai 15.000 euro; nel secondo, dai 1.500 euro fino ai 5.000.
Poi, gli usati più economici spesso non sono completamente garantiti: il che va a influire sui costi di manutenzione.
Infine, generalmente, c’è una differenza poco significativa di prezzo tra un’auto elettrica nuova e una usata. Differenza che ancora non riesce a colmare il divario economico che c’è tra alcune persone e il loro desiderio di avere un’auto elettrica.
Vediamo meglio facendo dei paragoni.